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UN ROMANZO CHE ASSOLVE AL PROPRIO COMPITO, QUELLO DI RACCONTARE UNA STORIA: IO PRIMA DI TE DI JOJO MOYES

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  Discutere di fine vita e delle conseguenze che una scelta di tale portata produce sulle persone direttamente o indirettamente coinvolte appare opera assai ardua, destinata a essere approfondita dagli addetti ai lavori. Di conseguenza, con queste righe, chi scrive precisa di non avere la minima intenzione di esprimere qualsivoglia valutazione di merito, bensì limitarsi puramente a un’analisi introspettiva che gravita attorno alle vicende umane dei due giovani protagonisti dell'opera che sta per esservi presentata. La londinese Jojo Moyes con il suo volume, Io prima di te , edito per l’Italia da Mondadori, regala ai suoi lettori un testo dalla profondità commovente dal quale è stato anche tratto un fedele e fortunatissimo adattamento cinematografico. Io prima di te non è un trattato sul fine vita, sulle considerazioni del “giusto” o “sbagliato” che la questione pone: si tratta di una storia d’amore narrata con rispetto, con dolcezza e con un pizzico di ironia che è il sale del...

IL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO: COME ITALO CALVINO PARLA DI RESISTENZA AI SUOI LETTORI.

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  Con la sua ironia pungente e dissacrante, Italo Calvino  con il suo Il sentiero dei nidi di ragno edito da Mondadori, regala ai lettori un testo che più che presentarsi con le caratteristiche proprie di un romanzo è modellato sulla falsariga di una lunga novella, cruda, poco romantica e priva di infiorettature stilistiche. L’io narrante in terza persona delinea personaggi ambigui, rozzi, dai tratti persino animaleschi imbruttiti dalla fame e dalla miseria. Pin è solo un bambino quando la guerra “accade” e si trova a farvi i conti e a doverci abitare dentro. A badare a lui c’è solo sua sorella più grande, la quale, per riuscire a sopravvivere alle ire nere del conflitto mondiale, si prostituisce con regolarità esasperante. La Nera di Carrugio Lungo , come la chiamano tutti, non ha tempo per dedicarsi al fratello minore che non fa altro che bighellonare per le strade della città vecchia. Senza guida e senza parenti, Pin si ritrova solo e sperduto nel mondo dei grand...

LA PORTALETTERE DI FRANCESCA GIANNONE: UN ROMANZO DAL PROFUMO ANTICO MA DAL FASCINO MODERNO.

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  La portalettere di Francesca Giannone edito da Nord e premio Bancarella 2023 è ciò che potrebbe essere indicato come un perfetto connubio tra un rimembrare nostalgico di memorie antiche e un racconto dai contorni attuali e modernissimi. È la storia della giovane Anna Allavena, madre del piccolo Roberto e moglie devotissima di Carlo Greco la quale, a seguito della morte del suocero, è costretta a un repentino e sofferto cambio di esistenza. Dall’amata Liguria, infatti, si ritrova a riannodare i fili della propria quotidianità ripartendo da un paesino del Salento, Lizzanello, di cui Carlo è originario. L’impatto con la realtà del Sud è tutt’altro che idilliaco: Anna è infastidita dallo scirocco bollente, dalla polvere che si deposita sul suo vestito nero, dal frinire incessante delle cicale. Il senso di inadeguatezza che quei luoghi le suscitano nell'intimo si insinua in lei e va a cozzare con la gioia incontenibile di Carlo al quale è stata regalata la possibilità di tornare ...

L'ULTIMO GIOIELLO DI UN'AUTRICE TALENTUOSA: IL GIURAMENTO DELL'OMBRA DI KATJA PISCIONERI

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  Katja Piscioneri, ancora una volta, si presenta come autrice dalla capacità narrativa notevole e in grado di dar vita a storie avvincenti sullo sfondo delle quali si muovono le gesta di personaggi leggendari. Dopo gli interessanti volumi L’Aquila di Larks (2023) e La maledizione di Draven: il ritorno dell'Aquila di Larks  (2024),  il neo pubblicato,  Il giuramento dell’Ombra , si caratterizza per essere un'opera piuttosto complessa, dalle numerose sfaccettature. Seguendo la guida del fedele comandante Mikha’El e del misterioso onnisciente Alsjáandi , Christian, Giulia e Leonardo vengono sottratti con la forza alla loro semplice e normale quotidianità e condotti nell’antico mondo che brama la loro ricomparsa. Il trio dopo essere ritornato con fatica, sorpresa e dolore a vestire i panni rispettivamente di Gunnar Larks (sovrano di Larks) e dei redivivi Ivy Larks (L’Aquila) e Henrik Wrangler (il Leone Nero), scortato dall'onnisciente, si dirige fretto...

IL CONTE DI MONTECRISTO: PER UMBERTO ECO IL ROMANZO PIU' APPASSIONANTE DI SEMPRE, MA QUELLO SCRITTO PEGGIO.

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  Umberto Eco ha definito Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas come il “romanzo più appassionante di sempre”: si tratta senza dubbio di un’opera letteraria monumentale per la costruzione impareggiabile del protagonista, Edmond Dantès, e per tutto il corollario di azioni e reazioni che scaturiscono dalla sua personale vendetta. Sì, la vendetta: le oltre mille pagine del volume sono pervase da questo atavico sentimento e risultano incentrate sulle machiavelliche trame ordite dal giovane marinaio Dantès a danno dei suoi temibili nemici. La vicenda incomincia il 24 febbraio 1815, quando Edmond, a bordo della nave Pharaon , giunge nel porto di Marsiglia dopo lunghi mesi trascorsi in mare. È un marinaio appena diciannovenne rispettoso dell’altrui ruolo, privo di ambizioni sebbene piuttosto capace. Prova una devozione sconfinata per suo padre e nutre profonda stima e gratitudine per il suo armatore, il signor Morrel. Inoltre, è perdutamente innamorato della sua fidanzata, M...